Da MCR In Ottica, a Bologna, potrai trovare montature allegre e colorate per soddisfare anche i gusti dei più piccoli. I titolari, che vantano oltre 45 anni di esperienza nel settore, ti sapranno indicare la miglore soluzione per le esigenze di ogni bambino.
Scopri in questa pagina tanti consigli utili per la scelta dell'occhiale più adatto.
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La montatura dovrà essere infrangibile, indeformabile e flessibile, meglio se morbida, soprattutto nei primi anni dell'infanzia, per assorbire eventuali urti evitando traumi facciali. Al tempo stesso la montatura dovrà essere robusta ed evitare spigoli ed angoli acuti
Considerando che la montatura a contatto con la pelle, il materiale dovrà essere ipoallergenico,non tossico, facilmente lavabile e se colorato non dovrà rilasciare sostanze tossiche . Sono preferibili montature monoblocco, senza parti metalliche e realizzabili con materiali biocompatibili o comunque facilmente riciclabili.
Il naso di un bambino non ancora completamente formato come nell'adulto per cui sarà la parte superiore della piramide nasale a fornire il supporto necessario alla montatura per ottenere stabilità, calzata ed un centro ottico ottimale. Oggi con l'introduzione delle lenti per il controllo della progressione miopica diventa sempre più importante la stabilità della montatura per garantire il corretto mantenimento del centro ottico. Inoltre una corretta centratura dell'occhiale viene realizzata anche per mezzo del ponte basso che poggia sul naso, scaricando su di esso gran parte del peso della montatura
La lunghezza delle aste è un altro parametro da prendere in considerazione. le aste infatti sono fondamentali nel dare stabilità alla montatura e a tenerla ben centrata soprattutto quando il bambino è in movimento. Aste con terminale regolabile sono da preferirsi. In assenza di tale regolazione può essere usato anche un ferma occhiale da inserire nel terminale. le aste, inoltre, non devono premere sul volto del bambino.
Sebbene l'aspetto estetico non dovrebbe essere la caratteristica principale nella scelta della montatura, tuttavia è importante che il bambino partecipi alla scelta. Diversi studi hanno dimostrato che talvolta i ragazzi predilogono l'aspeto estetico della montatura dando meno importanza all'aspetto funzionale della stessa. Un occhiale correttamente centrato e montato e un ragazzo contento sono la combimaione giusta per far sì che il paziente metta sempre gli occhiali in modo corretto.
Il sole rappresenta la maggior sorgente di radiazioni elettromagnetiche che abbiamo sulla terra. Esistono vari tipi di radiazioni: Quelle che il nostro occhio riesce a percepire sono quelle della luce visibile, poi esistono quelle dette ultraviolette (UV), e infine le infrarosse (IR). Statisticamente nel corso della nostra vita la maggior parte dell’esposizione al sole (75-80%) avviene prima dei 20/22 anni. È per ciò estremamente importante valutare gli effetti che queste radiazioni solari hanno sugli occhi dei bambini e degli adolescenti. I raggi infrarossi danno una sensazione di calore sulla pelle e quindi, al di sopra di una certa soglia, mettiamo in essere le necessarie difese per proteggerci. I raggi ultravioletti invece, pur venendo assorbiti dal nostro organismo, non ci danno nessuna sensazione immediata e quindi non abbiamo nessun segnale sugli eventuali danni arrecati.
I raggi ultravioletti sono quindi quelli che più ci interessano perché potenzialmente più pericolosi. La banda dell’ultravioletto viene divisa convenzionalmente in quattro sotto bande: UVA, UVB, UVC e VUV (ultravioletto da vuoto). Solo i raggi UVA e i raggi UVB penetrano l’atmosfera raggiungendo il suolo (possono penetrare anche l’acqua fino a circa 50cm di profondità) e sono quindi assorbiti dal nostro sistema biologico. La maggior parte dei raggi UV che raggiungono la superficie terrestre sono UVA (circa 50 volte) più degli UVB) che aumentano all’aumentare dell’altitudine (circa il 12% ogni mille metri) all’aumentare dell’altezza del sole (i raggi UVB sono maggiori durante l’estate tra le ore 10:00 alle ore 16:00), al diminuire della latitudine (all’equatore sono maggiori che alle nostre latitudini) e dalle condizioni atmosferiche (maggiori con il cielo blu nitido). Sono anche influenzati dalla capacità riflettente della superficie terrestre (la neve riflette circa l’80% delle radiazioni UV, i corpi bianchi circa il 25%, la sabbia circa il 15%, mentre un bel prato verde praticamente non ha riflessione). C’è da ricordare che i bambini sono quelli più vicini e quindi più esposti ai riverberi della luce. Inoltre i bambini quando ci guardano, rivolgono gli occhi verso l’alto, cioè verso il sole. Poiché circa il 90% dei raggi UV può penetrare uno strato di nuvole, bisogna adottare adeguate precauzioni anche in caso di tempo nuvoloso.
Il danno fotochimico provocato dalle radiazioni UV causa il cambiamento del normale metabolismo dei tessuti provocando o una reazione di fotosensibilità che può portare a danneggiare il cristallino (lente all’interno dell’occhio) contribuendo alla formazione di una cataratta, o una reazione di fotosensibilità che può causare un cambio nella funzione biologica importanti molecole con la possibilità di danneggiare la retina. Il danno dipende anche da quanto questa energia elettromagnetica riesce a penetrare nell’occhio. I raggi UV penetrano e sono assorbiti dal segmento anteriore dell’occhio, in particolare il cristallino. La retina è in gran parte protetta dai raggi UV dal segmento anteriore. Si è però notato che questa protezione dipende molto dall’età in quanto alla nascita circa il 20% dei raggi riescono a penetrare riducendosi progressivamente fino al 2-3% all’età di 20 anni. Le sopracciglia, le ciglia, e la palpebra superiore riducono l’esposizione ai raggi UV ma sono a loro volta esposte a questi raggi. Purtroppo la soglia di esposizione minima ai raggi solari al di sopra della quale si hanno danni all’apparato visivo non è misurabile ma è l’accumulo di tale esposizione, molto spesso giornaliera, che rappresenta un problema. Vari studi hanno evidenziato come la lunga esposizione alle radiazioni UV può portare a varie patologie anche gravi, oltre ad un alto rischio teorico di aumento della degenerazione maculare in età senile. La miglior prevenzione resta quindi quella di evitare di esporsi ai raggi solari nel periodo in cui sono più forti (alle nostre latitudini tipicamente d’estate, tra le 10:00 e le 17:00 ed in montagna tutto l’anno) e quando si è all’esterno, è consigliato indossare un cappellino e stare in zone ombreggiate. Questo non significa evitare le attività all’aria aperta che anzi sono necessarie per il metabolismo della vitamina D ed è anche per ritardare la progressione della miopia. Quanto sopra ci suggerisce che quando si è esposti la sole, una corretta protezione con occhiali da sole, con lenti che blocchino almeno il 99% dei raggi UVA/UVB, è importante per i bambini ed adolescenti in quanto protegge dai raggi UV il segmento anteriore, la retina e le palpebre proprio nel periodo in cui l’esposizione delle radiazioni elettromagnetiche è maggiore e minore la protezione naturale. Gli occhiali da sole dovrebbero quindi essere sicuri in caso d’impatto, sufficientemente avvolgenti per evitare che la luce penetri dai lati ed essere confortevoli. Occhiali da sole di bassa qualità di cui non si sappia quale sia l’efficacia contro i raggi UVA/UVB possono mettere a rischio la salute visiva dei bambini, infatti la presenza di lenti scure non è garanzia di protezione in quanto, se non provviste di filtri solari adeguati, fanno aprire la pupilla e quindi il pericolo che passino più raggi UVA /UVB è maggiore.
È necessario sensibilizzare la mancata sostituzione puntuale delle lenti a contatto da parte dei portatori; essi devono comprendere che il prolungamento delle tempistiche di sostituzione comporta la riduzione del comfort, della visione e del grado di soddisfazione, nonché un aumento della possibilità del dropout. È necessario che i professionisti rivedano l’osservanza dei protocolli di sostituzione raccomandati durante ogni controllo e utilizzino strumenti come il poster per riaffermare le motivazioni dietro questo consiglio.
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